L’Italia, una Repubblica fondata sulle barzellette
- Un tizio incontra un amico che non vedeva da molto tempo. Lo vede
scendere da una macchina sportiva, vestito con grande eleganza. «Ehi»,
gli dice: «Hai fatto fortuna?». «Sì», risponde l’amico: «Ho telefonato
alla Rai e ho detto che sapevo tutto su Garibaldi. Mi hanno invitato a
una trasmissione di quiz, mi hanno fatto tante domande e ho vinto due
miliardi».
Passa qualche mese e anche il tizio comincia a girare con macchine
costose. Un giorno incontra l’amico e gli dice: «Sai, devo proprio
ringraziarti. Ho seguito il tuo metodo e ho fatto fortuna anch’io».
«Hai telefonato alla Rai?». «No. Ho telefonato a Mediaset. Ho detto
che sapevo tutto su Berlusconi e mi hanno dato subito i due miliardi
senza nemmeno farmi una domanda!». - Berlusconi va in una banca a cambiare un assegno: «Buongiorno
signorina, mi cambia questo assegno?».
«Volentieri. Mi dà un documento?».
«Signorina, non ho la carta d’identità, però mi guardi sono il capo
del Governo!».
«Mi dispiace, signore, ma sono le regole della nostra banca. Vorrei un
documento».
«Ma signorina…».
«Guardi, signore, possiamo fare cosi: tempo fa è venuto qui Alex Del
Piero con lo stesso problema: per dimostrare chi fosse, ha fatto una
serie di palleggi. Può fare anche lei qualche cosa per dimostrare di
essere Berlusconi?».
Il Cavaliere pensa per qualche minuto e alla fine:
«La verità è che mi vengono in mente solo delle stupidaggini».
«Molto bene, dottor Berlusconi, l’assegno glielo cambio in pezzi da 50
o da 100 euro?». - Berlusconi è in aereo con Fini e Bossi. L’aereo precipita. Secondo
voi chi si salva? «L’Italia». - C’è una lunghissima coda in autostrada. Un automobilista comincia a
innervosirsi e spazientito abbassa il finestrino e urla a una persona
che si avvicina a piedi: «Cosa succede?».
«Un gruppo di terroristi ha preso Berlusconi in ostaggio e chiede 10
milioni di dollari di riscatto; altrimenti hanno detto che lo
cospargono di benzina e gli dànno fuoco! Stiamo facendo una colletta
per raccogliere il necessario…».
«Quanto avete raccolto fino a ora?».
«Cinquanta litri di super e un accendino». - Sapete perché gli afgani hanno scelto Bin Laden e noi Berlusconi?
Perché loro hanno scelto per primi. - Berlusconi porta in campagna due illustri ospiti: il primo ministro
indiano e quello turco. Dopo un po’ si accorgono di essersi persi.
Silvio prende in mano la situazione.
«Ho intravisto una fattoria dove troveremo un rifugio sicuro», dice.
Arrivano e bussano alla porta.
«Chi è?».
«Sono Berlusconi e ci siamo persi! Ci ospiterebbe per una notte?».
«Volentieri, ma ho solo due posti: uno dovrebbe andare a dormire nella
stalla».
«Nessun problema, andrò io, si offre il ministro indiano».
Dopo poco si sente bussare.
«Chi è?».
«Sono il ministro indiano, nella stalla c’è una mucca e io non sono
degno di dormire nello stesso luogo dove dorme un animale considerato
sacro dalla mia religione».
«Nessun problema, andrò io», dice il ministro turco.
Dopo poco si sente bussare un’altra volta
«Chi è?».
«Sono il ministro turco, nella stalla c’è un maiale e la nostra
religione vieta di stare nella stesso luogo di un animale impuro».
«E va bene, andrò io», si fa avanti Berlusconi.
Passa qualche minuto e i battiti alla porta si fanno pressanti.
«Chi è?».
«Siamo la mucca e il maiale, nella stalla…». - Come si chiamerebbe Berlusconi se lo facessero papa?
Pio Tutto. - Un ragazzo alle prime esperienze di politica domanda al padre: «Ma
sull’opuscolo che Berlusconi ha mandato a casa dei cittadini non c’era
scritto: “Se vinco le elezioni gli italiani molte tasse non le
pagheranno più”?». Il padre gli risponde sconsolato: «È vero, ma
subito dopo le elezioni ha precisato che si trattava di un errore di
stampa, infatti il testo originale era: “Se vinco le elezioni molti
italiani le tasse non le pagheranno più”». - In un’afosa serata estiva del 2048 Emilio Fede muore e si trova
alle porte del Paradiso al cospetto di san Pietro. La parete di fondo
è immensa ed è tutta coperta di orologi che segnano ore diverse.
Incuriosito, Fede chiede a san Pietro a cosa servano tutti quegli
orologi.
«Questi non sono comuni orologi, sono misuratori di bugie», gli
risponde san Pietro: «Quando una persona nasce le viene assegnato un
orologio con le lancette sulle dodici e ogni volta che dice una bugia
le lancette avanzano di un’ora».
«E di chi è quell’orologio?», chiede Fede.
«È di Madre Teresa di Calcutta», risponde san Pietro, «segna
mezzogiorno: significa che madre Teresa ha sempre detto la verità».
«E dov’è l’orologio di Silvio Berlusconi?», domanda Emilio.
«L’ho messo nel mio ufficio. Sai, lo uso come ventilatore». - Nell’auto di Silvio c’è una piccola foto di Gesù con scritto:
“Papà, non correre”. - Berlusconi scopre di essere gravemente ammalato e, senza ormai più
speranze, raduna i suoi. «Trovatemi una sepoltura degna», ordina loro.
Dopo qualche giorno si fa avanti Confalonieri. «Silvio, secondo me
l’unica cosa degna è un sepolcro in piazza del Duomo, così che i
turisti e chiunque venga a Milano, prima di ammirare la Madonnina
potrà inchinarsi a te, l’uomo più grande che Milano abbia mai avuto».
«Niente male», pensa Berlusconi compiaciuto.
Poi si fa avanti Galliani. «Presidente, avrei pensato che la cosa
migliore sarebbe seppellirti sotto il prato di San Siro, così che ogni
domenica 100 mila spettatori possano tributarti il dovuto onore».
«Niente male neanche questa», pensa Berlusconi.
È il turno di Emilio Fede: «Ho la soluzione adeguata: l’unica cosa
davvero degna di te è la Terra Santa: un sepolcro accanto a quello di
Cristo. E mi sono permesso di trattare per l’acquisto del terreno. C’è
un unico problema: mi hanno chiesto cento milioni di Euro».
Al che Berlusconi: «Cento milioni? Mi sembra un po’ caro… Ma tu
glielo hai detto che serve solo per tre giorni?». - San Marino ha emesso una serie di francobolli con l’effigie di
Berlusconi ma ha dovuto ritirarli subito: qualcuno li leccava dalla
parte sbagliata. Era Emilio Fede. - Il Poligrafico dello Stato ha emesso un nuovo francobollo con
l’effige di Berlusconi. Scarso il successo: la gente per affrancare
sputava dalla parte sbagliata. - George Bush, Silvio Berlusconi, il Papa e un bambino stanno
precipitando con un aereo ma a bordo ci sono solo tre paracadute.
Bush: «Un paracadute a me, sono l’uomo più potente della Terra», e si
lancia.
Berlusconi: «Mi consenta, se lui è il più potente io sono il più
intelligente del mondo, un paracadute a me», e si lancia.
Il Papa: «Vai tu bimbo, hai tutta la vita davanti, usa l’ultimo
paracadute».
Il bimbo: «Santo Padre non si preoccupi, l’uomo più intelligente del
mondo si è lanciato col mio zainetto». - Talvolta Berlusconi si è infilato, suo malgrado, in una qualche
verità ma è sempre riuscito a tirarsene subito fuori come se nulla
fosse. - Silvio Berlusconi sospetta di avere dei problemi di cuore; per
togliersi il pensiero, decide di farsi visitare da un noto cardiologo.
Al termine della rapidissima visita, da signori quali sono, si
salutano senza addentrarsi in particolari volgari quali il pagamento
della parcella. Questa infatti viene recapitata a casa di Berlusconi
per posta successivamente.
Quando vede la ricevuta, Berlusconi rimane sconcertato: ben 5 mila
euro di parcella per una vista di dieci minuti. Il Cavaliere compila
un assegno e lo invia al professore accompagnando la somma con poche
righe:
«Egregio professore le rimetto in allegato un assegno di 5 mila euro a
pagamento della sua parcella come da lei richiesto. Mi consenta però
di farle notare che sono soldi rubati».
La risposta non si fa attendere: «Ill.mo Presidente del Consiglio
Berlusconi, ho ricevuto il suo assegno di euro 5 mila. Per quanto
riguarda la provenienza della somma non si preoccupi: lo so e non ne
parlerò con nessuno». - Piersilvio Berlusconi, quando ha cinque anni, chiede al padre,
Silvio: «Papà, sono bravo?».
E il papà: «Sì, però, io, alla tua età, avevo già sei anni». - Un uomo ricchissimo compra l’ultimo modello di un’auto
tecnologicamente all’avanguardia. Fatti pochi chilometri, decide di
accendere la radio ma non riesce a trovarla. Il cruscotto contiene
dispositivi di tutti i tipi, ma nulla che somigli a un’autoradio.
Infastidito torna dal concessionario. «Mi avete venduto una macchina
costosissima ma non ha la radio».
Il venditore gli spiega che la radio sfrutta un sofisticato congegno
di riconoscimento vocale, per cui basta dire il tipo di musica che si
vuole e lei la suona.
L’uomo riprende la macchina, fa pochi metri e dice: “Blues”. Subito la
radio trasmette un pezzo di B. B. King. Dopo un po’ decide di cambiare
musica: “Rock” e la radio va su un pezzo dei Rolling Stones. Dopo
qualche minuto prova: “Bach” e partono le “Variazioni Goldberg”.
Distratto dalla musica quasi investe un ciclista. Apre il finestrino
per scusarsi ma l’uomo, arrabbiato, gli grida: «In galera!».
Subito parte la radio: «E adesso, da Montecitorio, diamo la parola
all’on. Silvio Berlusconi…». - Due amici sul tram, l’uno fa all’altro: «Ti voglio raccontare una
barzelletta. Dopo che Berlusconi ha perso le elezioni, Veronica va a
trovare la moglie di Fini… accidenti non me la ricordo più».
«Non fa niente, l’inizio è bellissimo». - La prima volta che Berlusconi è andato in visita ufficiale in
America, al suo arrivo all’aeroporto gli hanno chiesto: «Ha qualcosa
da dichiarare?».
E lui: «Sì, ma dove sono le telecamere?». - È il 31 dicembre del 2008. Berlusconi, alle cariche di presidente
del Consiglio e ministro degli Esteri, da pochi mesi ha aggiunto
quella di presidente della Repubblica e in questa veste si presenta
agli italiani dallo schermo televisivo per annunciare un’importante
decisione. «Italiani! Dopo aver conferito con i miei alleati, ho
deciso di rinunciare alla Farnesina. Del resto anche Dio scelse
un’altra persona da mandare sulla Terra». - Interrogazione a scuola. La maestra chiede: «Chi è il presidente
del Consiglio?».
RIsposta: «Silvio Berlusconi».
«Bene e mi sai dire chi è il ministro della Difesa?».
«Certo, Franco Baresi!». - Berlusconi va in Inghilterra e incontra la regina che lo porta a
fare un giro con la carrozza reale. Uno dei cavalli che traina il
carro emette un suono, seguito da un mostruoso odore. La regina
Elisabetta, imbarazzata, dice a Berlusconi: «Mi scusi». E Berlusconi:
«Si figuri, pensavo fosse stato il cavallo». - Vorrei fare un monumento al cavalier Silvio Berlusconi per vederlo
sorridere contento mentre gli cagano in testa i piccioni. - Berlusconi non è mai scappato di fronte a nulla perché il suo
motto è: “L’uomo che fugge ha qualcosa da nascondere, quello che non
fugge ha tutto il tempo per nasconderla”. - Dall’aldilà tre grandi condottieri del passato ottengono di poter
guardare sulla Terra i prodigî della scienza e della tecnica nell’arte
bellica. Alessandro Magno sospira vedendo i carri armati : «Ragazzi,
se avessi avuto io dei carri così, nemmeno un fazzoletto di terra
sarebbe sfuggito al mio Impero!».
«Cosa dovrei dire io allora?», esclama Giulio Cesare osservando un
poliziotto col giubbotto antiproiettile: «Se avessi avuto io quelle
corazze, gliel’avrei fatta vedere ai congiurati!».
Solo Napoleone resta zitto a fissare incantato Fede che intervista
Berlusconi e gli altri lo rimproverano: «Ma con tutte le armi
interessanti che ci sono, cosa stai a guardare quelle boiate?». E
Napoleone: «Ma ragazzi, vi rendete conto? Se io avessi avuto una
televisione così, nessuno avrebbe saputo di Waterloo». - Berlusconi è giusto, imparziale, disinteressato, corretto, biondo.
- La mamma di Pierino chiede a Pierino: «Cosa vuoi fare da grande?
L’ingegnere o l’avvocato, il medico o il politico?».
«Sai mamma, penso che farò il cabarettista».
«Il cabarettista? Ma sei pazzo? È un mestiere da cui non ricavi nulla
di buono. Con tutte le professioni che ci sono al mondo ti metti a
fare una cosa del genere?».
«Sai mamma, c’è qualcuno che facendo il cabarettista ha guadagnato un
sacco di soldi ed è diventato capo del Governo!». - Un giorno Dio, estremamente preoccupato per la situazione politica
italiana, chiama san Pietro e lo incarica di convocare Casini,
Bertinotti e Berlusconi, per riferire loro che si è veramente
scocciato dell’andazzo e che se non decidono di darsi una regolata,
manderà tutti a spalare letame per vent’anni.
Pietro esegue il suo dovere e convoca i tre. Dopo la lavata di capo,
Bertinotti torna dai suoi e con aria cupa dice loro: «Ragazzi, ho due
terribili notizie: Dio esiste ed è un nazista, vuole mandarci tutti ai
lavori forzati».
Anche Casini, recepito il messaggio, convoca i suoi e con aria
dimessa, riferisce: «Ragazzi, ho due notizie, una bella e una brutta:
la prima è che Dio esiste, la seconda è che lo abbiamo deluso quindi
dovremo espiare i nostri peccati spalando letame».
E per finire Berlusconi. Organizza una mega convention e annuncia
trionfante: «Ragazzi, ho due magnifiche notizie da comunicarvi. La
prima è che Dio in persona mi ha voluto parlare; e la seconda è che
insieme, io e lui, abbiamo risolto il problema del lavoro!». - Qual è la differenza tra Dio e Berlusconi?
Dio non crede di essere Berlusconi. - Sul conto di Berlusconi hanno scritto delle menzogne così grosse,
ma così grosse, che la metà sono vere. - Fini al volante di un’auto esce di strada, si schianta e
accartoccia la vettura. Disperato non sa come fare per ripararla.
Passa Bossi che gli consiglia di soffiare nella marmitta, per
rimetterla a posto. Fini comincia a soffiare più forte che può ma
senza risultato. All’improvviso arriva Berlusconi che gli chiede cos’è
successo. Fini gli spiega. E Berlusconi: «Idiota. Per aggiustare
l’auto devi soffiare nella marmitta, ma con i finestrini chiusi!». - Silvio Berlusconi, a bordo della sua auto torna ad Arcore ma a
pochi chilometri da casa trova un passaggio a livello chiuso.
«Pierpiero», dice all’autista: «Prendi quella stradina sulla destra».
L’autista obbedisce e, nella fitta nebbia, avanza fino a quando,
d’improvviso, sentono un colpo sotto l’auto. Pierpiero scende e,
preoccupato, risale subito in macchina. «Cavaliere scappiamo».
«Perché?», chiede Berlusconi. «Abbiamo investito un maialino». «No»,
esclama Berlusconi: «Guarda lì c’è un casolare avverti i proprietari e
chiedi come possiamo risarcire il danno».
L’autista s’incammina verso il casale. Berlusconi rimane in auto ad
aspettarlo. Passano dieci minuti, venti, mezz’ora, un’ora e l’autista
non si rivede. Finalmente, dopo due ore, il Cavaliere scorge nella
nebbia un uomo che avanza verso l’auto con un cesto enorme fra le
braccia. È il suo autista. «Pierpiero cos’è successo?». «Non saprei
Cavaliere. Ho fatto quello che mi ha detto lei. Ho bussato dicendo:
“Sono l’autista di Berlusconi, l’ho ucciso io quel porco”. E non hanno
finito più di festeggiarmi». - Quand’era piccolo, Berlusconi disse: «O divento presidente del
Consiglio o niente». È riuscito a diventare tutt’e due. - Massimo D’Alema era rammaricato. Silvio Berlusconi gli aveva fatto
fallire la Bicamerale. Eppure le cose andavano così bene. Silvio
sembrava addirittura aver fatto amicizia con l’allora premier.
Una volta erano stati a cena fuori, in trattoria. D’Alema aveva
ordinato spaghetti aglio olio e peperoncino e Berlusconi, che non
gradisce l’aglio, dei buoni fagioli con le cotiche.
Ma dopo la rottura, le loro dichiarazioni erano state impietose.
Berlusconi: «D’Alema è illiberale. E poi mangia troppo aglio: ha un
alito terribile».
D’Alema: «Berlusconi è irresponsabile. E poi mangia troppi fagioli: ha
un alito terribile…». - Berlusconi e Bush si incontrano. «Ciao Be’». «Ciao Bu’».
«E Bin?». «Boh?». - Il cavalier Berlusconi si reca in visita al premier inglese Tony
Blair. E resta colpito dalla popolarità del padrone di casa, così gli
domanda: «Tony come fai a essere tanto amato dalla tua gente?». E Tony
replica: «Vedi, caro Silvio, è tutto merito del mio staff, vieni e te
ne do una prova». Giunti in Parlamento, Blair chiede a uno dei suoi
collaboratori: «Mio padre ha un figlio ma non è mio fratello… chi
è?». Il collaboratore senza esitare: «È lei Mr.Blair». Berlusconi
rimane esterrefatto da tanta intelligenza e decide di porre lo stesso
quesito ai suoi collaboratori per testarli.
Non appena giunto all’aeroporto lo accoglie Fini al quale subito
chiede: «Gianfranco, mio padre ha un figlio ma non è mio fratello…
chi è?».
Fini non sa rispondere, preoccupato si rivolge al più erudito del
gruppo: Rocco Buttiglione. Che dopo qualche minuto risponde: «Ma è
chiaro, è Silvio Berlusconi».
I due felici di aver risolto il quesito corrono a dare la risposta e
Fini esordisce: «Caro Silvio, abbiamo la risposta», e Buttiglione:
«Sei tu, presidente». E Berlusconi furibondo: «Siete dei deficienti. È
Tony Blair». - Tre ragazzi passeggiano sulla riva di un fiume quando,
all’improvviso, un’auto che viaggiava velocissima sulla strada di
fianco sbanda e si inabissa nelle acque. I tre si tuffano e portano in
salvo lo sfortunato guidatore che comincia a ringraziarli con calore.
«Ragazzi, siete fortunati. Sapete chi avete salvato? Berlusconi! Sono
Silvio Berlusconi e ora per ringraziarvi esaudirò un vostro
desiderio».
Il primo, tutto emozionato, dice: «Io devo sposarmi e non ho una
casa…».
«Bene», lo ferma Silvio: «Un palazzo intero di Milano 2 sarà tuo!».
Il secondo: «Io sono disoccupato da cinque anni».
E Berlusconi: «Vai da Fede ti assumerà come giornalista!».
Il terzo ragazzo tace e il premier lo sollecita : «E tu mio caro, cosa
vuoi? Avanti, non essere timido».
Il giovane si schermisce poi parla sconsolato: «Vorrei una sedia a
rotelle». Berlusconi lo guarda allibito, cerca di convincerlo a
chiedere qualcos’altro, ma il ragazzo insiste.
Alla fine Silvio si arrende: «Va bene avrai ciò che vuoi! Ma toglimi
una curiosità: cosa se ne fa un ragazzo giovane e sano come te di una
sedia a rotelle, devi forse regalarla a un tuo parente?».
«No, no. Sa com’è… Quando torno a casa e dico a mio padre che ho
salvato Berlusconi, lui mi spezza le gambe». - Quello ad Andreotti è stato il processo del secolo. Per quello del
millennio aspettiamo Berlusconi. - Il presidente degli Stati Uniti sta per venire in visita in
Italia. A Roma, nel frattempo, il presidente Berlusconi organizza
l’importante vertice. Si fa avanti Bonaiuti: «Presidente, data
l’ingente somma di denaro che dobbiamo all’America, sarebbe bene che
tu andassi di persona all’aeroporto a ricevere Bush». Berlusconi non è
convinto ma, alla fine, accetta.
Arriva il gran giorno: l’Air Force One atterra a Fiumicino, piove, e
il presidente del Consiglio aspetta l’illustre collega al riparo nella
sua auto blu. Si fa avanti Bonaiuti: «Presidente, vista l’enorme cifra
che dobbiamo agli americani, sarebbe bene che andasse a ricevere Bush
sotto la scaletta…». «Con questa pioggia? Non se ne parla neanche».
«Ma, presidente». «E va bene!», sbuffa Berlusconi che esce dall’auto e
va incontro a Bush che sta scendendo dall’aereo. A un certo punto, un
ministro italiano si accorge con orrore che il Cavaliere ha i
pantaloni rimboccati. Subito affianca il suo capo e gli sussurra:
«Presidente, abbassi subito i pantaloni».
«Ma insomma, quanti soldi gli dobbiamo a questi americani?», sbotta
Berlusconi. - Perché Berlusconi tiene tanto all’amicizia di Bush?
Perché ha visto che George W. fa bombardare i miliardari pazzi. - Il primo gennaio 2060 Silvio Berlusconi muore per un improvviso
attacco cardiaco e finisce all’Inferno dove Belzebù lo sta aspettando.
«Non so cosa fare», esordisce il diavolo: «Sei nel mio elenco ma non
ho più posto per te. Però d’altro canto devi per forza stare qui! Sai
cosa faccio? Ho due o tre persone che non sono state tanto cattive
quanto te, ne lascerò andare una e tu ne prenderai il posto. E siccome
oggi sono di buon umore ti lascio scegliere quale sostituire».
A Silvio la proposta sembra accettabile e così Belzebù apre la prima
porta.
Dentro, in una grande piscina, nuota Craxi che si immerge tentando di
portare in superficie un immenso tesoro, riemergendo però sempre a
mani vuote. Questo è il suo destino all’Inferno.
«No», dice il Cavaliere, «non ci siamo, sempre a mani vuote non posso
restare».
Belzebù lo conduce allora nella stanza successiva dove trovano Benito
Mussolini che con un enorme piccone deve frantumare giganteschi massi
di pietra durissima.
«No», dice Berlusconi, «ho un problema alla spalla, non posso
picconare per l’eternità».
Belzebù apre allora la terza porta. All’interno, l’ex presidente Bill
Clinton, sdraiato sul pavimento con le gambe larghe: china su di lui
Monica Lewinsky, intenta nell’ormai famosa attività. Berlusconi
osserva incredulo e dice subito: «Sì, si può fare, vada per questo».
«D’accordo», dice il diavolo: «Monica, tu puoi andare». - Sono stati resi noti i risultati di un sondaggio effettuato
dall’Onu. La domanda era:
«Per piacere, dica onestamente la sua opinione sulla scarsità di
alimenti nel resto del mondo».
Il risultato è stato il seguente:
Gli europei non hanno capito cosa sia la “scarsità”. Gli africani non
sapevano cosa fossero gli “alimenti”. Gli americani hanno chiesto dove
si trova il “resto del mondo”. I cubani, straniti, hanno chiesto
maggiori delucidazioni sul significato di “opinione”. Nel Parlamento
italiano, Berlusconi sta ancora discutendo su cosa significhi
“onestamente”. - È difficile da credere, ma la vita di Berlusconi è basata su una
storia vera. - Berlusconi ha scritto un nuovo libro. L’unica cosa non scontata è
il prezzo. - In sogno, Dio apparve al Cavaliere. «Sono venuto a trovarti», fece
Dio: «Per farti capire come la tua smodata ambizione sia assolutamente
ridicola. Anche se tu conquistassi l’universo intero, resteresti
sempre un nulla».
«In che senso?», domandò il Cavaliere.
«Ora te lo spiego», rispose Dio: «Immagina che io possegga una
collezione di migliaia di bottiglie di champagne. Ne ho stappata una,
e quello che chiamate Big Bang non era altro che il rumore del tappo
che saltava, ho riempito un bicchiere, e ora sto per berlo. Le stelle
che i vostri astronomi vedono nascere e morire sono semplicemente le
bollicine che si formano e scoppiano. E tu sei dentro quel bicchiere e
quel bicchiere è il tuo universo. Ma appena avrò bevuto il mio
champagne, il vostro universo scomparirà. Hai capito?».
«Perfettamente», rispose il Cavaliere: «E quanto mi verrebbe a costare
questa collezione di champagne?». - «Sai qual è la differenza tra Pinocchio e Berlusconi?».
«Pinocchio dice le bugie e gli cresce il naso, Berlusconi dice le
bugie e gli cresce il portafoglio». - Nel parco della sua villa di Arcore Silvio ha fatto costruire un
laghetto artificiale dove si esercita a “camminare sulle acque”. Un
giorno, alla presenza di telecamere e giornalisti, il Cavaliere
indossa una tunica bianca, immerge un piede nell’acqua, volge gli
occhi al cielo, fa il primo passo senza affondare, ne fa un altro, e –
sempre librandosi – arriva sino all’argine opposto. Ma appena tocca
terra, ecco che dietro di lui, dall’acqua, emerge boccheggiante la
testa di Emilio Fede. A quel punto, arrabbiatissimo, il Cavaliere si
volta di scatto e gli sibila: «Stai sotto, cretino, che ti vedono!».
57.Berlusconi ha avuto diverse mogli: due delle quali sono sue.
- Nel corso della riunione del Gabinetto di guerra americano sono
state esaminate le opzioni principali sugli sviluppi dell’evento
bellico. Il segretario di Stato, Colin Powell, ha ricostruito le
ultime settimane. «Un miliardario pazzo ha deciso di scatenare una
guerra, ha a disposizione una notevole massa di denaro di cui può
disporre a piacimento in quanto depositata in paesi off-shore.
Controlla reti televisive e giornali assolutamente fedeli alla causa.
Almeno un’intera nazione è controllata direttamente. Ha uno stuolo di
fedeli che ne idolatrano l’immagine. Ha alcune idee fisse sulle quali
ritorna con ossessività. Ha dimostrato di saper sfuggire con abilità
alla giustizia». La riunione è stata interrotta improvvisamente perché
il presidente George W. Bush si è alzato preoccupato e allontanandosi
ha urlato: «Ma siete pazzi, non possiamo mica bombardare Arcore». - Invitato da Rocco Buttiglione a leggere il Nuovo Testamento,
Silvio Berlusconi ha chiesto: «Perché? Sono compreso tra gli eredi?». - Fonti vicine al presidente del Consiglio Berlusconi affermano che
mentre si trovava nella sua villa di Arcore cadde nel panico mentre
leggeva il libro “Sui doveri” di Sant’Ambrogio. Agghiacciato dalla
frase: «La natura ha messo in comune tutte le cose per l’uso di tutti,
l’usurpazione ha fatto il diritto privato».
Ripreso il controllo della situazione il presidente ha telefonato ai
suoi amici della Cei per mettere all’ordine del giorno un cambio di
patrono per Milano. - Dopo una giornata di lavoro, al suo rientro ad Arcore il Cavaliere
trova ad attenderlo Veronica molto preoccupata.
«Cos’è successo?», chiede Berlusconi.
«Piersilvio mi dà qualche pensiero», risponde lei.
«Ha qualche problema a scuola?».
«No, ma ho scoperto che non fa mai quello che gli dico e segue solo i
consigli di persone con poco cervello».
«Quindi?», ribatte il Cavaliere.
«Fammi un favore», chiede Veronica: «parlaci tu». - Tutto sto casino in Afghanistan perché il Berlusca l’è anda’ dal
Bush e il g’ha dit: «Ueh Bush, qui c’è da stare in campana, perché
appena apro bocca, pum pum, per i comunisti in Italia è una pacchia…
Per loro criticarmi è come sparare sulla Croce Rossa…».
El Bush, un po’ dur di comprendonio, ha recepito solo le ultime
quattro parole del discurss: «Sparare sulla Croce Rossa»… non ha
mica capito perché quella bisarra richiesta, ma tral se el se ha
pensato: «Va bè, contentimolo sto menga d’un Berlusca». E cosi el gh’a
tirà il missile sulla Croce Rossa. - Si narra che il Cavaliere, tra le tante attività avviate, cercò
anche di vendere accendini ai semafori.
L’iniziativa fallì miseramente perché non trovò mai un semaforo col
vizio del fumo. - Emilio Fede intervista Berlusconi sulle future mosse del governo e
il premier spiega: «Eh sì, caro Fede, non bisogna aver paura di usare
ogni arma contro i comunisti e i terroristi, pure le più letali, anche
a rischio di colpire la popolazione civile».
«Cavaliere», dice Fede, «non vorrà dire…».
«Sì anche la bomba atomica».
«Oh mio Dio!».
«Emilio, quante volte devo dirti di non chiamarmi così in pubblico?». - Nelle sua villa di Arcore, intento ad appendere un quadro, il
presidente Berlusconi si è dato una martellata sul pollice. Il gesto
gli ha fatto sfuggire un’esternazione ai danni di Dio. La cosa è
subito trapelata fino a giungere alle orecchie del Santo Padre che,
indignato, si è prontamente dimesso dichiarando: «Il Signor Berlusconi
non deve permettersi! Torno dai miei parrocchiani in Polonia!». Ciò ha
gettato lo scompiglio in tutto il mondo politico: Bertinotti commenta:
«Berlusconi ha usato il martello, parte del nostro simbolo, per
attaccare il Vaticano e far ricadere la colpa sui comunisti». Sergio
Cofferati esprime invece «tutto il disprezzo per Berlusconi che oltre
a causare le dimissioni del Santo Padre ha fatto aumentare il tasso di
disoccupazione portando via il lavoro a un operaio». Solo Bossi è
raggiante perché, secondo lui, «il Cavaliere con il suo gesto si è
schierato con la Lega nella lotta per l’indipendenza della Padania. E
il riuscire nell’intento di cacciare un extracomunitario ne è la prova
lampante». - Il nostro premier ha trovato il modo per risolvere il suo
conflitto d’interessi: intesterà palazzo Chigi ai figli. - Nel solito 2060 Berlusconi muore e va all’inferno. L’ambiente è
buio e triste e lui si rivolge a Lucifero: «Senti, ma non si potrebbe
fare un po’ di luce e di allegria qui dentro?». «Se ci riesci…»,
risponde Lucifero.
Allora Berlusconi mette qui e là delle luci colorate e una musichetta
allegra. Il diavolo tutto contento per premio lo manda in Paradiso.
Qui Berlusconi incontra San Pietro: «Senti, Pietro, vorrei parlare con
Dio!». «Con Dio? Ma tu chi sei? Ah, sei Berlusconi… va bene vai».
Berlusconi entra nello studio di Dio e rimane lì per più di un’ora.
San Pietro preoccupato si affaccia e vede un gran luccichìo di luci e
tutto un agitarsi di ballerine. In un angolo scorge Dio con un braccio
sulle spalle di Berlusconi che gli fa: «Dì un po’ Silvio… a me va
bene tutto, ma non ho ben capito come è che io divento
vicepresidente». - Parole incrociate. Definizione del cinque verticale, sette
lettere: “Berlusconi ne possiede tre”.
Soluzione: “Capelli”. - Rispondi con sincerità a questo quesito. Sei nel bel mezzo di
un’inondazione. Sei un fotoreporter e stai scattando le foto più
impressionanti. Attorno a te il fango distrugge case, fa sparire
persone, con una violenza inaudita. Improvvisamente vedi Berlusconi
che sta lottando disperatamente per non essere spazzato via dalla
corrente. Ormai la furia del fiume sta per portarselo via e tu hai due
opportunità: o lo salvi, oppure scatti una foto da premio Pulitzer che
mostrerà al mondo la morte di uno degli uomini più importanti
d’Europa. Ecco la domanda: la foto la sviluppi in bianco e nero o a
colori? - «Presidente Berlusconi, quando intende affrontare il nodo del
conflitto d’interessi?».
«Perché? Hanno deciso di farmi papa?» - «Berlusconi era un fenomeno anche da ragazzino», ricorda la sua
maestra elementare. «Il primo giorno di scuola chiesi a tutti se
durante l’estate avevano studiato. A ognuno facevo una domanda. Al
piccolo Silvio chiesi: «Conosci qualche pronome?». E lui, senza
esitare un attimo: «Chi, io». - Berlusconi non piange mai. Ma, quando è triste, ordina al suo
segretario di piangere. - Emilio Fede, come ogni giorno, suggerisce a Berlusconi i programmi
televisivi più meritevoli d’attenzione.
«Silvio, stasera in tv fanno vedere lo spettacolo di David
Copperfield».
«Chi sarebbe?», chiede il Cavaliere.
«Non lo conosci? È il prestigiatore che ha fatto sparire l’Empire
State Building e il ponte di Brooklyn».
«Ah, ho capito, è quell’ex ministro socialista che invece di venire in
Forza Italia è fuggito all’estero sotto falso nome». - Berlusconi e il papa stanno camminando lungo un fiume quando al
papa cade la Bibbia in acqua. Il Cavaliere si avvicina alle acque e,
camminando sulla superficie senza affondare, la recupera. Il giorno
dopo “l’Unità” titola: «Berlusconi non sa nuotare». - Quando il figlio maggiore di Berlusconi era alle elementari la
maestra durante la lezione di aritmetica gli chiese : «Piersilvio, se
io oggi verso sul tuo conto corrente bancario 20 mila 500 lire, e
domani verso altre 3 mila lire, a quanto ammonterà dopodomani il tuo
conto corrente?».
«A 90 miliardi 23 mila 500 lire, signora maestra!». - Il Cavaliere va dal carrozziere con la macchina tutta sfasciata,
completamente distrutta. Appena entra in officina il carrozziere gli
chiede:
«Presidente, ma cosa le è successo?».
Eh, sapesse… L’altra sera mi sono fatto accompagnare a casa da Bossi
e mi ha chiesto di provare a guidare la mia auto blu visto che la sua
è verde. All’improvviso, vicino ad Arcore, l’Umberto ha investito un
lavavetri che camminava lungo la strada».
«Mi scusi sa, ma come ha fatto a fare tutto questo danno investendo
una sola persona?».
«Robe da pazzi, lo straniero continuava a scappare tra gli alberi». - È il 23 maggio del 2015. Silvio Berlusconi e consorte festeggiano
le nozze d’oro con una cenetta intima. Dopo il dolce lui si sente
finalmente pronto a chiederle qualcosa che da tempo lo tormenta.
«Cara, in questi anni mi hai mai tradito?».
Lei: «Perché mi chiedi questo?».
Lui: «Devo saperlo».
Lei: «Sì, ti ho tradito tre volte».
Lui: «E quando?».
Lei: «Ti ricordi quando avevi bisogno di tutti quei soldi per far
nascere Canale 5, e nessuno te li voleva dare finché un giorno il
direttore di banca venne da noi e te li consegnò personalmente?».
Lui: «Certo. E quand’è stata la seconda volta?».
Lei: «Ricordi quando avevi bisogno di quel lifting ma era un po’
rischioso e nessuno voleva correre il rischio di peggiorarti il viso?
Ma poi uno dei chirurghi cambiò idea?».
Lui: «Oh, cara, hai fatto anche questo per me! E dimmi, quand’è stata
la terza volta?».
Lei: «Ti ricordi quando decidesti di scendere in politica, e in
campagna elettorale i sondaggi dicevano che ti mancavano quei 5 mila
voti per essere eletto?».
84.Il premier arriva in Vaticano e viene ricevuto da papa Wojtyla. Ma
vedendolo vestito di bianco e con le braccia alzate per la
benedizione, dice: «Oh, mi raccomando, voi tute bianche: niente casini
a Genova».
- Il diavolo:
«Silvio, se mi dai l’anima ti prometto che non invecchierai più per il
resto dell’eternità». Berlusconi: «Vuoi dire che sarò sempre bello
come appaio nei manifesti?» E il diavolo: « Beh, non esageriamo. Mica
ti ho promesso una plastica facciale». - Il colmo per Berlusconi?
Cadere nel Canale 5 ed essere ripescato con la Rete 4.
LE BARZELLETTE DI BENIGNI
- Berlusconi riceve un avviso di garanzia praticamente ogni mese, ma
continua a giurare sulla testa dei figli di essere innocente. Non può
essere un padre così snaturato da giurare il falso sui suoi figli!
Sorge quindi spontanea una domanda: di chi sono veramente i suoi
figli? - Il partito di Silvio l’ho inventato io. Ci avevano messo
cinquant’anni a creare una classe politica di ladri, e Di Pietro in un
mese li ha fatti fuori tutti. Bella roba, e noi comici chi si prende
più in giro? Così, con Berlusconi, abbiamo deciso di rifare tutto
daccapo. Magari ci metteremo sei anni, a ricreare una bella classe
politica di ladri e di corrotti, ma poi noi comici torneremo
finalmente a lavorare. - Berlusconi l’ho conosciuto: gli ho dato la mano, mi ha lasciato
tutt’olio, è proprio unto dal Signore, è proprio una cosa tutta unta,
gli si mette un po’ d’aceto e di sale e viene un’insalata, con
Berlusconi, ch’è una cosa eccezionale.
LE BARZELLETTE DI BEPPE GRILLO
- Berlusconi voleva comprare l’Aids quando ha saputo che si
trasmette facilmente…
41.Anche ‘sta parolona, “barriera architettonica”. Uno pensa come
minimo alla Grande Muraglia Cinese. E invece, da noi, “barriera
architettonica” è il gradino del marciapiedi, sette centimetri di
altezza. Un tacco di Berlusconi, tanto per intenderci.
- Ha 4 mila miliardi di debiti. Ma come fa? Io dovevo 300 mila lire
a uno e ha dormito sul pianerottolo finché non gliele ho ridate. - Lui a Canale 5 cosa fa? Paga i 30 mila dipendenti, è vero. li paga
in una banca che è la Cariplo, dove gioca su due o tre giorni di
valuta. li paga lì, li manda in vacanza
con la sua società di vacanze, gli fa l’assicurazione con la
Mediolanum, gli dà la casa a Milano 2, quella col laghetto con scritto
“laghetto”, c’è gente terrorizzata che vorrebbe andare in un posto
vero. Gli fa fare la spesa alla Standa! Devono fare la spesa alla
Standa… C’è Fede che l’han visto di notte che andava alla Coop. e
lui, e lui. ma quale? Ma quale, quale manager? Questo qui è un. un
rurale, è il feudo: li paga da una parte e glieli prende dall’altra
parte. È un mezzadro. - Berlusconi è l’unico che riesce a dire due balle in tre parole, ha
riformato tutto. Ha fatto la riforma del falso in bilancio che da oggi
in poi si chiamerà contabilità creativa, la legge sulle rogatorie. Poi
la riforma fiscale: da 200 milioni in su pagano il 33 per cento, da
200 milioni in giù pagano il 23 per cento. Faremo la privatizzazione
della sanità. Ai ricchi diremo: dica 33, ai poveri: dica 23.
LE BARZELLETTE DI GINO E MICHELE
- Berlusconi è così convinto che con i soldi si può fare tutto che,
quando va a pescare, come esca usa l’American Express. - Quando Silvio Berlusconi salì alla guida del governo molti
italiani si convinsero che le sorti del Paese fossero in mano a un
“serial premier”. - Se Berlusconi avesse le tette farebbe anche l’annunciatrice! (Enzo
Biagi). Risposta di Gino e Michele: Non è vero che se Berlusconi
avesse le tette farebbe l’annunciatrice. È vero invece che se
l’annunciatrice avesse le tette se la farebbe Berlusconi.
LE BARZELLETTE DI DANIELE LUTTAZZI
- Berlusconi a sei anni era un contadino, a sette un operaio, a otto
era già miliardario. Ma per evitare polemiche bastava che dicesse di
averli trovati nelle patatine. - Comunque Berlusconi non è senza speranza, se hanno ricavato
penicillina dalla muffa, qualcosa da lui riusciranno a ricavare. - Non mi sono mai interessato di politica. Ma una volta avevo una
ragazza di Forza Italia. Era un rapporto strano. Volevo fare a lei
quello che Berlusconi vuole fare al nostro paese.
ZITTI TUTTI: ORA VE LE RACCONTO IO.
Le barzellette e le frasi storiche di Silvio Berlusconi
Mentre è impegnato a falciare un campo, un contadino mi vede arrivare
e io, per incrementare la sua produttività, gli dò un consiglio:
quello di dotare il falcetto di un controfalcetto. Il giorno dopo,
stessa scena e, stavolta, gli suggerisco di allacciarsi alla vita un
raccoglitore. Il terzo giorno gli propongo pure di mettersi ai piedi
un paio di scarponi chiodati: è un modo per sarchiare meglio il
terreno.
Il contadino mette in pratica i miei consigli e riesce, così, a
dimezzare i tempi ma, un giorno, tornato a casa molto prima del
solito, all’ora di pranzo anziché al tramonto, trova la moglie a letto
con un comunista della sezione accanto. Disperazione della donna. E
lui? Non drammatizza, anzi fa un compromesso. «Io, cara, ti perdono ma
tu, per favore, non dire niente a Berlusconi. Se venisse a sapere che
porto le corna, chissà , con le mie corna, cosa mi farebbe fare».
Un malato di Aids va dal medico e gli chiede consigli sulla malattia.
Il medico gli risponde: «Faccia delle sabbiature». «Dottore», chiede
il paziente, «è sicuro che mi facciano bene?». «Questo non lo so», fa
l’altro, «ma così si abituerà, almeno, a stare sottoterra».
Io, quando discuto con tutti i miei deputati, sono come quel genitore
che dava ragione ai due figli che sostenevano cose diametralmente
diverse e che, alla fine, dava ragione anche al terzo figlio che gli
faceva notare la contraddizione.
Un commerciante sente bussare alla porta sprangata del suo negozio,
chiede chi è e, quando gli rispondono che è una rapina, dice
sollevato: «Meno male. Pensavo che fosse la Guardia di Finanza».
Sapete che differenza c’è tra l’Inferno tedesco e quello italiano? Gli
Inferni sono uguali, ma quello italiano non funziona.
L’altra sera mia moglie Veronica mi ha annunciato che avrebbe fatto le
valigie. Le ho chiesto se tornava da sua madre. E lei: «Macché. Le
valigie sono le tue».
Carlo Marx torna sulla Terra, va al Cremlino e chiede di parlare in
tv, ai lavoratori di tutto il mondo, per un mese. «Per un mese no»,
gli dicono: «Ti diamo un secondo». Marx va alla tv e, in un secondo,
dice: «Lavoratori di tutto il mondo, scusatemi».
Un inquilino si lamenta perché nel suo alloggio scorrazzano i topi.
Una sera chiama il padrone di casa e, a luci spente, gli fa sentire il
trambusto fatto dai ratti per terra.
Il padrone di casa si china, si trova in mano una trota ed esclama:
«Altro che topi, questa è una trota!»
E l’inquilino: «Stasera parliamo di topi. Dell’umidità parliamo
un’altra volta».
C’è una mamma che vuole acquistare un cervello per il figlio un po’
tonto. I prezzi sono alti, si va dai 10 miliardi per la testa di
Umberto Bossi, ai 20 per quella di Fausto Bertinotti, fino ai 30 per
quella di Massimo D’Alema. Poi schizza ai 100 miliardi per il cervello
di Romano Prodi. La signora protesta: «Ma è troppo!». E il medico:
«Macché troppo. Anzi, è un’occasione. Non è mai stato usato».
Dice un bambino: «Papà, papà, guarda, c’è il Berlusconi in tv».
«Ma lascia perdere quel capitalista, fascista, milanista del
Berlusconi».
«Papà, papà, Berlusconi dice che gli italiani volano».
«Ecco, te l’avevo detto di lasciarlo perdere».
«Papà: Berlusconi dice che lo ha letto sull'”Unità”».
«Beh, in effetti, gli italiani saltano molto alto».
Pierino va a scuola con un’ora di ritardo, la maestra gli chiede
perché, e lui dice: «Purtroppo è morto mio nonno». «Ma come è
possibile? So che gode ottima salute», fa la maestra. E Pierino: «È
vero, ma è morto per una martellata che si è data sul dito». «Pierino,
non si muore per una martellata su un dito». «È vero anche questo. Ma
lui ha cominciato a strillare, non la finiva più e abbiamo dovuto
abbatterlo a fucilate».
Come mai l’estrazione di un dente, a Mosca, costa molto cara?
Semplice: a Mosca, come è noto, non si può aprire la bocca e, quindi,
bisogna operare dal basso.
LE FRASI STORICHE
“Se camminassi sull’acqua, direbbero che non so nuotare”.
Nel 1988 Silvio Berlusconi è ricevuto da papa Wojtyla, insieme ad
altri colleghi, come presidente del Milan. Quando è davanti al
pontefice dice: «Cara Santità, mi lasci dire che lei assomiglia al mio
Milan. Infatti, lei, come noi, è spesso all’estero, cioè in trasferta,
a portare in giro per il mondo un’idea vincente. Che è l’idea di Dio».
“Vi presento l’onorevole Giuseppe Palumbo, di Forza Italia. Ecco un
uomo che ha le mani in pasta: fa il ginecologo”.
“Tempo fa sono andato all’ospedale San Raffaele di Milano e una mamma
mi ha supplicato di visitare il figlio Giacomo, tifoso rosso-nero, che
non ne voleva sapere di camminare. Allora mi sono presentato al
ragazzo, seduto sulla sedia a rotelle, e gli ho detto: «Giacomo, fatti
forza, alzati e cammina». Lui, dopo alcuni giorni, si è alzato”.