Ode al fratellin Luca
Sempre caro mi fu il fratello Luca
e quel suo bel visino
che da tanta parte dell’ultimo solletico
il collo esclude.
Ma sedendo e solleticando infinite risate
al di là di quella dove per poco
la mente non si spaura.
E come odo stormir questo solletico
vo comparando a quel collo
e mi sovvien l’eterno, i passati solletichi
e il presente e vivo, e le risate di lui.
Così tra queste risate
si rincuora il pensier mio
e le risate mi son dolci in questa vita.
Leonardo Villa