Il piccolo Johnny
Il piccolo Johnny aveva 12 anni e, come tutti i ragazzini della sua
età, era molto curioso. Aveva sentito parlare del “corteggiamento”
dai ragazzi più grandi e moriva dalla voglia di sapere cosa diavolo
fosse. Un giorno decise di chiederlo a sua madre e questa non seppe
cosa rispondergli. Invece di spiegargli, gli disse di nascondersi
dietro una tenda e di osservare sua sorella e il suo ragazzo una
sera. Johnny obbedì. Il mattino seguente descrisse tutto alla mamma:
“Samantha e il suo ragazzo hanno parlato per un po’, quindi lui ha
spento le luci. Quindi lui ha cominciato a baciarla e a toccarla.
Ho pensato che Samantha stesse male perché la sua faccia ha
cominciato a sembrare strana. Anche lui deve aver pensato lo stesso
perché ha messo la sua mano sotto la sua maglietta per sentirle il
cuore come fa di solito il dottore. Non deve essere bravo come il
dottore, perché sembrava che avesse qualche problema a trovarlo.
Penso che anche lui stesse male perché presto entrambi cominciarono
a respirare affannosamente. Doveva avere freddo all’altra mano,
perché la mise dentro la gonna di lei. All’incirca in quel momento
Samantha cominciò a peggiorare e si mise a grugnire e mugolare ed a
scivolare lungo il divano. A quel punto cominciò la febbre. Sapevo
che era febbre perché mia sorella cominciò ad avere veramente caldo.
Alla fine ho capito cosa era a farla stare così male. Una grande
anguilla era finita in qualche modo nei suoi vestiti. Era appena
saltata fuori e stava lì, lunga circa 25 centimetri. A quel punto
lei l’ha afferrata per non farla fuggire. Quando mia sorella l’ha
vista ha cominciato ad arrossire, a strabuzzare gli occhi ed a
chiamare Dio. Diceva che era la più grande che aveva mai visto…
pensavo di averle raccontato di quella giù allo stagno. Mia sorella
si è fatta coraggio e ha tentato di ucciderla staccandogli la testa
con un morso. Finchè all’improvviso fece un rumore e la lasciò andare.
Penso che l’avesse morsa. Quindi l’afferrò con due mani per tenerla
ferma mentre il suo ragazzo prendeva un sacchetto dalla sua tasca e
lo infilava sull’anguilla per impedirle di mordere di nuovo. Samantha
si è appoggiata all’indietro e ha steso le gambe in modo da fare una
forbice chiusa sull’anguilla, e lui l’ha aiutata stendendosi su di
essa. L’anguilla ha fatto un casino infernale. Mia sorella cominciò
ad urlare ed a dimenarsi, mentre il suo ragazzo per poco non sfasciava
il divano. Ho capito che cercavano di ucciderla schiacciandola tra di
loro. Dopo un po’ entrambi hanno rallentato i movimenti e c’è stato
un po’ di silenzio. Il suo ragazzo si è alzato e l’anguilla era morta.
Lo so perché se ne stava ferma e penzolante. Mia sorella ed il ragazzo
erano stanchi dalla battaglia ma hanno ricominciato lo stesso a
corteggiarsi. Lui ha ripreso a baciarla e a toccarla di nuovo.
Ma l’anguilla non era affatto morta. E’ saltata fuori di nuovo e si è
rimessa a combattere. Penso che le anguille sono come gatti dalle 9
vite. Questa volta mia sorella è saltata su e ha tentato di ucciderla
sedendosi su di essa. Dopo 35 minuti che gli saltava sopra, finalmente
l’ha uccisa. Ho capito che stavolta era morta davvero perché il suo
ragazzo ha tirato via la sua pelle e l’ha gettata nel water…